LA FINALISSIMA: ROMA-JUVENTUS 1-2 Stampa
Lunedì 20 Febbraio 2012 15:19

LA JUVENTUS VINCE LA 64a EDIZIONE DELLA VIAREGGIO CUP

IL TABELLINO

Roma-Juventus 1-2

Reti: 6' pt. Beltrame (J), 23' Padovan (J); 13' st. Piscitella (R).

Roma (4-3-3): Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Barba, Nego; Verre, Viviani, Ricci M. (1' st. Frediani); Politano (31' st. Leonardi), Tallo, Piscitella. A disposizione: Proietti Gaffi, Ceccarelli, Cittadino, Lopez, Ricci F., Romagnoli, Rosato. All. De Rossi.

Juventus (4-2-3-1): Branescu; Untersee, Gouano, Rubin, Belfasti; Appelt (15' st. Schiavone), Chibsah; Spinazzola, Beltrame, De Silvestro (25' st. Bouy); Padovan (43' st. Garcia). A disposizione: Gagliardini, Liviero, Corticchia, Libertazzi, Margiotta, Magnusson. All. Baroni.

Arbitro: Bergonzi di Genova (assistenti Niccolai di Livorno e Bianchi di Lucca).

Note: ammoniti Orchi (R), Nego (R), Viviani (R), Chibsah (J), Sabelli (R).


IL COMMENTO

VIAREGGIO. La Juventus vince la 64a edizione della Viareggio Cup. Per i bianconeri si tratta dell'8a Coppa Carnevale alzata al cielo nella storia del prestigioso torneo Primavera ed è anche la 6a finale vinta nelle ultime 10 edizioni a conferma della bontà degli sforzi e degli investimenti nel settore giovanile. Ad arricchire il tutto c'è l'ambito premio «Golden Boy» vinto da Spinazzola, un'ala di piede destro, dotata di grande corsa e capace di diventare devastante negli spazi in profondità. "Il Pallone d'oro" della Viareggio Cup pareva destinato ad uno fra Bouy e Piscitella e invece al fotofinish lo scatto vincente è stato di Spinazzola, uno dei gioielli bianconeri.

Formidabile approccio alla partita, intensità, ritmi alti e pressing asfissiante. Così la Juve ha messo subito la partita sui binari giusti. Per la Roma è stata dura soffocare la straripante verve agonistica dei bianconeri nel primo tempo. Poi nella ripresa i giallorossi hanno rispolverato le loro indubbie qualità tecniche e organizzative, rimettendo in bilico un risultato rimasto incerto fino in fondo. Ne è scaturita una finale bellissima, come non si vedeva da tempo.

Marco Baroni conferma il 4-2-3-1 che ha portato i bianconeri sino alla finale ma sostituisce i febbricitanti Liviero e Libertazzi con Belfasti e Padovan (quest’ultimo di rientro dalla squalifica). Alberto De Rossi veste la Roma col collaudato 4-3-3 piazzando capitan Viviani regista basso davanti alla difesa e davanti il tridente Politano-Tallo-Piscitella. Ma a spaccare la partita è il trio di trequartisti della Juve. Una batteria di talentuosi tecnici e veloci. Spinazzola-Beltrame-De Silvestro imprimono il loro marchio alla prima parte del match e quando affondano in verticale, per la difesa della Roma sono dolori. Al 6’ Appelt fa partire l’azione, Spinazzola scappa via in profondità e manda in gol Beltrame. Due minuti dopo Padovan innescato sottoporta da De Silvestro trova la strada sbarrata dal bell’intervento di Pigliacelli. Al 23’ Padovan si riscatta siglando il 2-0 dopo che Spinazzola ancora una volta avvia l’azione centralmente, attirando su di sé tutte le attenzioni dei difensori giallorossi. Il primo tempo è solo Juve e nel finale Padovan manca l’appuntamento col 3-0 su servizio da destra di Untersee.

Nella ripresa cambia la musica perché la Roma rientra in partita e decide di provarle tutte pur di riaprirla. Così al 13’ Piscitella mostra a tutti il potenziale che ha: scende a sinistra, si accentra sul destro e infila la palla in buca all’angolo lontano dove il rumeno Branescu proprio non può arrivare. La Roma ora ci crede e dal 20’ in poi, in 4 minuti, assedia la porta bianconera creando 4 nitide occasioni da rete con Politano, Piscitella, Viviani su punizione e Barba su azione d’angolo. Il forcing giallorosso continua, ma deve fare i conti con una Juve che si chiude benissimo dietro con la sua difesa muscolare. E i bianconeri in contropiede vanno vicini a chiudere il punteggio con Spinazzola (miracolo di Pigliacelli) e Beltrame a tempo scaduto.

Al triplice fischio di Bergonzi scatta la festa juventina con l’amministratore delegato Giuseppe Marotta che va ad abbracciare Baroni e i suoi ragazzi, ai quali arrivano anche i complimenti del presidente Andrea Agnelli da Torino.