|
IL TORNEO
E'
Oltre mezzo secolo
di storia. Quante generazioni di calciatori.
E sempre coi carri allegorici a far da sfondo ed a riempire l'aria
di quella spensierata goliardia.
I giovani e Viareggio, i giovani e il calcio, un triangolo ideale
disegnato nel tempo e che nel tempo si rinnova.
Nasce da una semplice idea, una sfida fra bar, non per ingannare
il tempo, ma per dargli una cadenza gioviale e grintosa.
L'idea diventa scommessa e la combinazione trova posto nella
storia. Nella storia della Versilia e in quella del mondo pallonaro.
Da dieci lustri gli album del Centro si arricchiscono di formazioni,
riempiono le pareti del Circolo davanti al Bagno Nettuno, entri
e senti forte l'odore della carta, l'archivio zeppo di liste
e bilanci, ma anche di argenti e bronzi.
I trofei, affianco alle foto, i primi e gli altri immobili, testimonianze
e credenziali allo stesso tempo del lavoro.
Lo chiamano più spesso Centro Giovani, omettendo, quasi
per incuria quel "Calciatori", noi preferiamo chiamarlo
e richiamarlo all'attenzione generale più completamente,
Centro Giovani Calciatori, tutto maiuscolo, lo merita.
Rivera, Mazzola e poi Antognoni, ma anche Battistuta, Del Piero
e Baggio insieme a quelli il cui nome, oggi, dice poco son passati
tutti da Viareggio, dal circolo di Via Duse, è il calcio,
tutto il calcio, la sua storia che così, quasi per uno
scherzo del Carnevale, ha visitato un passaggio obbligato.
E' il bello di Viareggio, è bello poter dire c'ero anch'io
o ci sarò. I promotori del più importante, in assoluto,
torneo mondiale giovanile di calcio, sono fra i pochi a perseguire
la politica dei giovani ad offrire il terreno verde alle promesse
della pedata. Fatti e non parole, slogan che si intona e che
non stona come quei discorsi vecchi e moderni dei presunti fautori
del calcio giovanile.
Ecco perché, entrando nei saloni del Centro, in Via Duse,
i volti assumono sembianze di quei padri, di quei fratelli che
sono sempre pronti ad offrire un campo ed un pallone a chi sogna
di costruire con quel pallone un futuro, o semplicemente vuol
giocare una sana partita.
Mille e più di mille incontri, una valanga di goals e
di sorrisi, senza fini di lucro, con l'unico intento di dare
al calcio giovanile una sponda ideale, quasi per scherzo, ma
molto seriamente.
Complici Ondina e Burlamacco, le maschere di Viareggio, regina
e sovrano del Carnevale, la festa dei giovani. |