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61° edizione




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Finalissima 1 - 2 posto
Juventus - Sampdoria 4 - 1
 
JUVENTUS (4-2-3-1): Pinsoglio; Duravia (34'st Mirarchi), Ariaudo, De Paola, D'Elia; Marrone, Castiglia; Esposito (26'st Rossi), Giovinco (17'st Ekdal), Daud; Immobile. A disposizione: Piccolo, Bamba, Alcibiade, Toukam, Pirrotta, Libertazzi. All. Maddaloni.
SAMPDORIA (3-5-2): Fiorillo; Patacchiola, Perazzo, Regini; Grieco, Muratore, Soriano, Mustacchio (14'st Zamblera), Pondaco (32'st Di Leva); Marilungo (26'st Lamorte), Ferrari. A disposizione: Negretti, Leto, Zingani, Campanella, Donati, Carofiglio. All. Pea.
ARBITRO: Rocchi di Firenze. Assistenti Faverani di Lodi e Stefani di Milano.
RETI: 13' aut. Perazzo, 38' Immobile, 3'st Daud, 38'st Di Leva, 47'st Immobile.
NOTE: angoli 9-7. Ammoniti: Giovinco, Immobile. Spettatori 5000 circa. Prima dell'incontro osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Candido Cannavò, giornalista della Gazzetta dello Sport. Presenti in tribuna il ct della Nazionale Marcello Lippi, il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone, l'ad della Sampdoria Beppe Marotta, il consigliere del cda della Juventus Gian Paolo Montali.
 
VIAREGGIO. Dopo tre anni di digiuno, la Juventus torna ad alzare il Burlamacco di bronzo. Lo fa battendo per 4-1 una Sampdoria che, dopo la bella vittoria con l'Inter, partiva con i favori del pronostico; lo fa con i gol di Ayub Daud, capocannoniere con 8 centri (eguagliato il record stabilito nel 1992 da Giacomo Banchelli con la maglia della Fiorentina); lo fa sotto la guida di Massimiliano Maddaloni, primo allenatore viareggino (seppur d'adozione) a vincere il torneo nella sua città. Si comincia con il minuto di raccoglimento in memoria di Candido Cannavò, al cospetto di una splendida cornice di pubblico - e molti sampdoriani sono rimasti bloccati da un incidente sull'autostrada tra Nervi e Recco, altrimenti sarebbero potuti essere molti di più. Nemmeno due giri di lancette e si capisce già in quali mani finirà la coppa: Esposito carica il destro e costringe subito Fiorillo agli straordinari. Cinque minuti più tardi, da distanza ravvicinata, ci prova anche Giovinco ma ancora una volta Fiorillo si rifugia in corner facendo scudo con il proprio corpo: sulla conseguente battuta Marrone svetta di testa ma non trova la porta per una questione di centimetri. Al 13', però, la finale si sblocca: Daud crossa dalla sinistra e Perazzo, nel tentativo di anticipare Immobile, spiazza Fiorillo e insacca nella propria porta. E' il secondo autogol di cui usufruisce la Vecchia Signora dall'inizio del torneo. La reazione dei blucerchiati è tutta in un colpo di testa fuori misura di Patacchiola sugli sviluppi di un corner, mentre la Juventus continua a premere sull'acceleratore: al 34' Immobile viene lanciato sulla destra e prova il diagonale, ma Fiorillo para a terra senza particolari patemi. Lo stesso attaccante, sbloccatosi solamente in semifinale contro il Torino, riesce comunque a finire sul tabellino dei marcatori quattro minuti dopo: cross teso di D'Elia dalla sinistra, nella tonnara dell'area di rigore spunta l'ex bomber del Sorrento che tocca il pallone con il fianco e devia in rete. Andata negli spogliatoi avanti di due reti, la Juventus chiude definitivamente i conti alla ripresa delle ostilità: Immobile imbecca Daud, sinistro al fulmicotone del fantasista somalo e Fiorillo può solo vedere il pallone finire in fondo al sacco. A spegnere qualsiasi velleità di rimonta blucerchiata ci pensa poi Pinsoglio che al 10' smanaccia in corner un colpo di testa da due passi di Soriano. Inizia la girandola di sostituzioni da una parte e dall'altra, il risultato è ormai scontato: c'è gloria comunque per la Samp, che al 38' accorcia le distanze su punizione con Di Leva. E, proprio quando tutti aspettano il triplice fischio di Rocchi, Immobile ha ancora tempo per mettere a segno la sua seconda doppietta consecutiva: retropassaggio harakiri di Lamorte verso Fiorillo, il bomber bianconero si inserisce, si allarga sulla sinistra e insacca. Sugli spalti e in panchina esplode la gioia, contemporaneamente arriva il fischio finale: la Juventus è campione per la sesta volta nella storia della "Viareggio Cup". Con una particolarità: Giuseppe Giovinco succede al fratello maggiore Sebastian e vince anche lui, peraltro con la stessa maglia, il torneo. Non era mai accaduto in precedenza. L'ennesimo indizio che questa 61a edizione è stata decisamente da record.



 


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