I PERSONAGGI

LA MIA COPPA CARNEVALE...
Dino Zoff

Dino Zoff ha preso parte per due anni consecutivi, difendendo la porta dell'Udinese, alla Coppa Carnevale di Viareggio.
"Da quei giorni è passato un bel po' di tempo, ma conservo ancora intatto il ricordo di Viareggio, una città che mi ha affascinato dal primo momento che l'ho vista. Inoltre, proprio in quella occasione, vidi per la prima volta proprio il famoso Carnevale". Anni '60 e dintorni. "Ma non ho più avuto occasione di ritornare, se non per ritirare in una occasione , uno dei premi del Centro Giovani Calciatori Viareggio: gli impegni professionali mi hanno sempre  tenuto molto impegnato. Comunque di un fatto sono sicuro: l'esperienza della Coppa Carnevale è stata molto interessante, non solo sul piano tecnico ma anche su quello umano". Dai ricordi generali a quelli particolari. E' anche SuperDino Zoff che parla: "Venimmo eliminati piuttosto in fretta, una volta dalla Fiorentina che aveva fra i pali Enrico Albertosi (che combinazione: avversari già da giovanissimi due dei più grandi portieri della storia azzurra n.d.r.), nella seconda occasione dalla Dinamo di Zagabria". Proprio nei giorni scorsi Dino Zoff ha lanciato l'allarme: nel campionato italiano ci sono troppi stranieri. E allora sorge spontanea una domanda: questo tipo di torneo giovanile ha ancora uno spazio nel calcio di oggi?. "Si, anche perché lo dimostrano i fatti. I calciatori passati da questa manifestazione hanno sempre trovato una collocazione importante nel mondo calcistico nazionale e internazionale". Non per nulla, aggiungiamo noi che ben diciassette giocatori dei ventidue azzurri che hanno partecipato ai mondiali di Francia avevano un 'passato' nel segno della Coppa Carnevale.

Giovanni Trapattoni

Un riconoscimento speciale, il premio dedicato alla memoria di Gaetano Scirea, per Giovanni Trapattoni personaggio di spicco del calcio non solo nazionale ma internazionale. Tanto è vero che in Germania (la sua seconda patria calcistica) è stato paragonato ad un grande della politica come l'ex presidente americano John Kennedy.
Alla Coppa Carnevale, come sempre il 'Trap' ha fatto la parte del gigante, non solo sulle tribune dei 'Pini' ma anche nella serata di gala alla 'Bussola'. Il 'Trap' ha ricordato i suoi trascorsi versiliesi con la squadra rossonera che vinse la Coppa Carnevale nel 1959 e nel 1960. "Questa manifestazione -ha commentato- merita la massima considerazione per la grande passione con cui viene organizzata e i valori tecnici che vengono proposti. La mia esperienza nel torneo di Viareggio? Indimenticabile".

Alessandro Nesta

"Ho partecipato al torneo di Viareggio in due edizioni - racconta Alessandro Nesta -, spero davvero che i ragazzi impegnati in questa manifestazione possano avere la mia stessa fortuna".
Insomma per Nesta, l'avventura alla Coppa Carnevale è foriera di piacevoli ricordi. E anche in questa occasione, la presenza del 'Baresi' del Terzo millennio (molti tecnici sono d'accordo che il capitano milanista ha l'erede… nella capitale, sponda laziale) non è passata inosservata visto che ha trovato anche il modo di fare pace con l'arbitro Ceccarini di Livorno ( che ha diretto la partita di apertura), dal quale pochi giorni prima era stato cacciato dal campo in occasione del quarto di finale di Coppa Italia fra Inter e Lazio al 'Meazza'.

Massimo Moratti

Massimo Moratti, a cui i dirigenti del C.g.c. hanno assegnato il premio dedicato alla memoria del presidentissimo Torquato Bresciani, è molto legato alla Versilia per vari motivi. Il riconoscimento è più che meritato, visto che da molti anni Moratti sprigiona una passione indicibile non solo per la 'Beneamata' Inter ma anche per tutto lo sport.
E con Viareggio e la Versilia, il presidente nerazzurro ha un feeling particolare. Ultimo episodio, il gemellaggio con il Viareggio (serie C2). "Non si è trattato di un fatto esclusivamente tecnico -ha affermato- :c'è anche il richiamo del cuore. Viareggio e la Versilia fanno parte della mia vita". Soddisfattissimo anche per il premio 'Bresciani'. "Sono quei riconoscimenti -spiega- che ad un dirigente calcistico fanno immensamente piacere, soprattutto perché fanno parte di una manifestazione così importante, così ricca di motivazioni come la 'Coppa Carnevale' che ho sempre seguito con la passione fin da ragazzo".

Manuel Rui Costa

Una delle novità della 51' edizione della 'Coppa Carnevale' è stata la lettura del giuramento di apertura non solo in italiano manche i lingua straniera. Ad inaugurare questa nuova formula è stato il centrocampista della Fiorentina e della nazionale portoghese, Manuel Rui Costa.
"Non ho mai avuto il piacere di prendere parte a questa importante manifestazione -ha spiegato il numero dieci gigliato- però ho provato davvero una grande emozione". Per Rui Costa, la presenza la presenza al torneo di Viareggio era anche nel segno dei freschi ricordi con il Benfica. Proprio sulle tribune dei Pini-Bresiani, 'Rui' ha tifato per i suoi… discendenti calcistici, i ragazzi del Benfica che nel primo turno hanno fatto una vittima 'eccellente' come la Juventus. Rui Costa è stato applauditissimo soprattutto dai tifosi della Fiorentina che gli chiedevano un regalo speciale per il prossimo mese di maggio. Indovinate un po' cosa?