IL TORNEO


IL SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CENTRO GIOVANI CALCIATORI VIAREGGIO


Cari amici, amanti del calcio e soprattutto appassionati del Torneo di Viareggio, ecoci arrivati alla 59.a edizione: un traguardo molto importante. Con questa si conclude un decennio fondamentale per la vita di questa competizione, della nostra società, il Centro Giovani Calciatori.
Sono contento di essere ancora sulla tolda di questa nave, a dirigere un gruppo di persone splendide che, è bene mai stancarsi di ricordare, opera per la comunità senza fini di lucro.
Anche quest'anno abbiamo confermato la scelta di far partecipare 48 società, in rappresentanza dei cinque continenti, un vero e proprio campionato mondiale per club. Tanti ragazzi in passerella, la bellezza di 1.056, che insieme a circa 300 dirigenti daranno vita, nei canonici 15 giorni, alla nostra manifestazione.
Negli anni passati sono stati stimati, attraverso uno studio della locale APT, la bellezza di 15.000 presenze negli alberghi della Versilia per seguire lo sviluppo del Torneo, con un bilancio di alcuni milioni di euro.
Questo per giustificare, ancora una volta, quanto siamo orgogliosi dei nostri risultati e consapevoli di essere traino importante per l'economia locale. Questi successi, ripetuti negli anni, ci hanno permesso di avere come partner aziende leader come Diadora (abbigliamento sportivo) e Limonta (campi da gioco in sintetico), ma anche di sottoscrivere un contratto di collaborazione con la RAI.
L'emittente statale trasmetterà, attraverso i canali satellitari, 11 partite in diretta e 5 in differita: Cinque le regioni toccate dalla manifestazione: Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Umbria. Il bilancio preventivo di questa 59.a edizione parte con presupposti di successo, ma sarà un lavoro duro e difficile come per ogni anno. Il nostro gruppo è affiatato, pronto a sacrificarsi, orgoglioso del lavoro fatto, ma motivatissimo per quello ancora da fare. E' chiaro che il pensiero è rivolto anche alla prossima edizione, la 60.a, ma oggi nell'avviare questa manifestazione, non posso che augurare a tutti di divertirsi nel guardare giocare un calcio pulito, quello dei giovani.

Il Presidente del C.G.Calciatori
Alessandro Palagi



UN TORNEO "MONDIALE"
TRE date sono le colonne portanti del Torneo di Viareggio: 1947, 1982 e 2006.
Il 1947 è l'anno della fondazione del CGC in un bar sulla famosa passeggiata.
Il 1982 è quello del mitico mondiale spagnolo, vinto dagli azzurri tra le cui fila c'erano ragazzi che solo pochi anni prima avevano calcato i campi della Coppa Carnevale. Tra gli altri Zoff, Scirea, F. Baresi, Antognoni, Causio, Rossi, Collovati, Oriali, Bordon e Conti. In pratica il primo "marchio di fabbrica" a livello mondiale. Un enorme ritorno d'immagine proprio nell'edizione in cui trionfò la Fiorentina, che in Spagna '82 aveva il suo massimo rappresentante in Antognoni. Stagioni scintillanti ne seguirono e con esse la crescita esponenziale della manifestazione che piano piano era passata dalle canoniche 16 squadre partecipanti alle 24 del 1990. Un allargamento figlio del successo e della rinascita dei settori giovanili in tutto il mondo. Specchiarsi proprio a Viareggio è stato un obbligo per i più grandi club italiani e stranieri che si contendevano un trofeo diventato simbolo del proprio prodotto interno e delle scommesse vinte sui baby.
Nel 1997 l'ulteriore passaggio a 32 partecipanti in anticipo di cinque anni sulla linea dei Mondiali di calcio. Gli Anni Novanta sono anche quelli che alimentano i campioni futuri, quelli che daranno la quarta stella al calcio italiano. La globalizzazione porta via via tutti i continenti ad essere presenti al mondiale per club a livello di Under 20. Nella prima edizione del nuovo secolo un'ulteriore spinta fino ad arrivare alle 40 squadre e quindi alle 48 attuali. Un circo variopinto si affaccia ogni anno a far da contorno al famoso Carnevale viareggino. Dentro la "pista" ancora campioni, tanti per numero e valore.
Un destino favorevole ha voluto proprio il "figliolo Marcello" Lippi alla guida dell'Italia a "Germania 2006", lui che ha partecipato al torneo come giocatore e poi come allenatore della Sampdoria Primavera. Ventidue campioni del mondo hanno regalato felicità a tutti gli italiani e massimo orgoglio al Centro Giovani Calciatori. Un orgoglio che ora è sostenuto giustamente da Buffon, Peruzzi, Amelia, Zambrotta, Nesta, Cannavaro, Oddo, Pirlo, Gattuso, Totti, De Rossi, Perrotta, Barone, Toni, Del Piero e Inzaghi. Sedici stelle su ventitrè hanno vissuto il torneo direttamente, più il tecnico: davvero l'università del calcio.
Per il Viareggio è sempre tempo di Mondiale. Ieri, oggi e domani all'insegna dei giovani e delle loro speranze.

LORIS MARZOCCHI



Si organizza in Viareggio da 59 anni, a cura dello S.C. Centro Giovani Calciatori A.S.D., l'evento sportivo denominato "Torneo Mondiale di Calcio Coppa Carnevale" altresì conosciuto come il "Viareggio".
Il Torneo è riconosciuto dal C.O.N.I., dalla F.I.G.C., dalla U.E.F.A. e dalla F.I.F.A..
Il marchio relativo è registrato ed è di esclusiva proprietà dello stesso Centro Giovani Calciatori.
Ogni anno, per tradizione, il Torneo si effettua dal lunedì seguente la prima domenica di Carnevale sino al lunedì seguente la terza domenica di Carnevale.




Lo S.C. Centro Giovani Calciatori A.S.D. fu fondato nel lontano 1947, il 20 Novembre.
Nel Febbraio successivo (1948) in concomitanza con il corso mascherato e la sfilata dei carri allegorici, ossatura di un Carnevale famoso in tutto il mondo, i soci fondatori del C.G.C. ebbero l'idea geniale dI organizzare un Torneo interprovinciale che chiamarono "Coppa Carnevale".
La necessità e soprattutto il desiderio di aprire di nuovo le porte del mondo esterno all'inizio del periodo post-bellico, unitamente al successo e alle richieste di partecipazione furono tali che nell'anno successivo (1949) trasformarono il Torneo locale in Torneo Internazionale.
Era così nato il 1° Torneo di Viareggio.


"IL TORNEO E'
.....Oltre mezzo secolo di storia.Quante generazioni di calciatori.
E sempre coi carri allegorici a far da sfondo ed a riempire l'aria di quella spensierata goliardia. I giovani e Viareggio, i giovani e il calcio, un triangolo ideale disegnato nel tempo e che nel tempo si rinnova.
Nasce da una semplice idea, una sfida fra bar, non per ingannare il tempo, ma per dargli una cadenza gioviale e grintosa.
L'idea diventa scommessa e la combinazione trova posto nella storia. Nella storia della Versilia e in quella del mondo pallonaro. Da dieci lustri gli album del Centro si arrichiscono di formazioni, riempiono le pareti del Circolo davanti al Bagno Nettuno, entri e senti forte l'odore della carta, l'archivio zeppo di liste e bilanci, ma anche di argenti e bronzi. I trofei, affianco alle foto, i primi e gli altri immobili, testimonianze e credenziali allo stesso tempo del lavoro.
Lo chiamano più spesso Centro Giovani, omettendo, quasi per incuria quel "Calciatori", noi preferiamo chiamarlo e richiamarlo all'attenzione generale più completamente, Centro Giovani Calciatori, tutto maiuscolo, lo merita.
Mazzola e poi Antognoni, ma anche Batistuta, Del Piero e Baggio insieme a quelli il cui nome, oggi, dice poco son passati tutti da Viareggio, dal circolo di Via Duse, è il calcio, tutto il calcio, la sua storia che così, quasi per uno scherzo del Carnevale, ha vistato un passaggio obbligato.
E' il bello di Viareggio, è bello poter dire c'ero anch'io o ci sarò. I promotori del più importante, in assoluto, torneo mondiale giovanile di calcio, sono fra i pochi a perseguire la politica dei giovani ad offrire il terreno verde alle promesse della pedata. Fatti e non parole, slogan che si intona e che non stona come quei discorsi vecchi e moderni dei presunti fautori del calcio giovanile.
Ecco perché, entrando nei saloni del Centro, in Via Duse, i volti assumono sembianze di quei padri, di quei fratelli che sono sempre pronti ad offrire un campo ed un pallone a chi sogna di costruire con quel pallone un futuro, o semplicemente vuol giocare una sana partita. Mille e più di mille incontri, una valanga di goals e di sorrisi, senza fini di lucro, con l'unico intento di dare al calcio giovanile una sponda ideale, quasi per scherzo, ma molto seriamente. Complici Ondina e Burlamacco, le maschere di Viareggio, regina e sovrano del Carnevale, la festa dei giovani."

ANTONIO BARTOLOMUCCI












Diadora