INTER-ATALANTA 4-1 d.c.r. (0-0 d.t.s.)
Inter (4-3-3): Bardi; Natalino, Benedetti, Kysela, Biraghi; Romanò (11' pts. Tallo), Crisetig, Jirasek (20' st. Carlsen); Thiam, Dell'Agnello, Bessa (14' st. Knasmullner). A disposizione: Gallinetta, Galimberti, Mannini, Spendlhoffer, Lussardi. All. Pea.
Atalanta (4-3-3): Rossi; Almici, De Leidi, Suagher, Possenti; Molina, Baselli, Minotti; Cortesi (19' st. Esposito), Magnaghi (1' pts. Zappacosta), Gatto (31' st. Pandiani). A disposizione: Facheris, Cremaschi, Arcari, Tanferna, Malaccari. All. Bonacina.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Note: sequenza rigori Biraghi (I) gol, Molina (A) gol, Knasmullner (I) gol, Almici (A) parato, Dell'Agnello (I) gol, Minotti (A) parato, Crisetig (I) gol; ammoniti Molina (A), Thiam (I), Possenti (A), Zappacosta (A); angoli 3-3; recupero 0' e 4'.
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VIAREGGIO. Servono addirittura i rigori all'Inter per avere la meglio sull'Atalanta, conquistando così la finale di lunedì a Livorno. Non sono bastati 90' più due tempi supplementari per sbloccare il risultato. Merito o colpa della grande organizzazione a centrocampo di entrambe le squadre, con la tattica a farla da padrona e a condizionare le impostazioni offensive. E quindi a mettersi in evidenza sono le difese più degli attacchi. Nell'Inter il grande protagonista è il portiere Francesco Bardi, che si conferma portiere "pararigori": è stato lui, infatti, a respingere le due conclusioni dal dischetto di Almici e Minotti, contribuendo in maniera considerevole al passaggio in finale dei nerazzurri di Pea. Nei 120' di gioco le occasioni non sono state molte, considerando anche una fisiologica stanchezza nelle gambe dei giocatori in campo. I due tecnici, Pea e Bonacina, sono stati bravi nello schierare formazioni tatticamente eccelse, in grado di coprire adeguatamente ogni zona del campo, intasando soprattutto la fascia centrale, con le linee dei reparti strette e pronte ad una continua collaborazione. I terzini rimangono molto bloccati a sostegno dei centrali, evitando così possibili situazioni di uno contro uno. I brividi principali arrivano su calci da fermo, con Baselli che al 10' rischia di portare l'Atalanta in vantaggio, con palla che sfiora la traversa. Crisetig, invece, la traversa la scheggia al 40' con un piazzato mancino da lontano. La ripresa è caratterizzata da un continuo battagliare a centocampo, con i mediani delle due formazioni che lottano incessantemente nel tentativo di recuperare palloni preziosi. L'Inter prova a spingere, ma l'Atalanta rimane corta e compatta, contenendo bene le folate offensive avversarie. Sono quindi necessari i supplementari per provare a decretare una vincitrice: la paura di perdere prevale sulla voglia di vincere, eccezion fatta per il colpo di testa di Dell'Agnello su cross di Knasmullner che finisce alto di un soffio al 5' del primo tempo supplementare, mentre nella seconda frazione è l'Atalanta a rischiare il suicidio con una carrambola tra Possenti e Molina con palla sul fondo di poco. Nella lotteria dei rigori, poi, l'Inter si mostra più fredda, mentre gli orobici pagano cari gli errori di Almici e Minotti, anche per un Bardi in versione saracinesca. Diverse sono le individualità emerse in questo match: Benedetti nell'Inter e Baselli nell'Atalanta.
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