VIAREGGIO. La Lazio si fa imbrigliare dalla tattica belga e finisce per perdere un match fondamentale per la qualificazione agli ottavi. Ciao azzurri, applausi per l’impegno, ma la gabbia dell’Anderlecht non ha lasciato scampo, anzi ha trascinato nel baratro i romani. Nel primo tempo i bianchi di Walem hanno usato la fascia destra come zona d’incursione dove il pungente Yala-Lusala ha sfondato a suo piacimento. Dribbling con palla sotto, forza fisica senza essere un gigante, insomma ha fatto la differenza fino al suo exploit (39’) quando ha saltato tre laziali impediti ad intervenire dalla sua intelligente copertura di palla. Una volta sul fondo ha messo sul gigante Kabananga che non controlla, ma dietro al bomber belga è appostato capitan Crommen: doppio controllo e palla in rete. Tutti ad abbracciare Yala-Lusala, poi il goleador di giornata. E pensare che anche la Lazio aveva avuto la sua occasionissima (27’) con un gran tiro di Sciamanna parato in due tempi da Roef. Sempre Sciamanna aveva fatto gridare al penalty su taglio intelligente di Di Mario (33’), ma l’arbitro Pierantoni non ha considerato falloso l’intervento della difesa belga. Nemmeno la ripresa ha cambiato il vento del match, nonostante la pressione azzurra si fosse fatta sempre pressante, ma pure aperta al contropiede. Infatti Iannarilli mantiene la partita aperta con un intervento prodigioso su Badibanga (23’ st), lo stesso trequartista qualche minuto dopo si fa cacciare per doppio giallo aumentando, ma inutilmente le chance sorpasso della Lazio. Attacchi a testa bassa, contro un muro ben piazzato su cui prova a sbattere anche il portiere Iannarilli (47’ st), ma il suo tiro disperato è sostenuto solo dell’orgoglio.