62° Torneo VIAREGGIO CUP World Football Tournament COPPA CARNEVALE
VIAREGGIO 9 - 23 febbraio 2009
Il saluto del presidente del CGC, Alessandro Palagi
60+1: Sessantuno, come gli anni di attività del Centro Giovani Calciatori. Questo tipo di presentazione non è solo il ricordo di un modo di titolaredi Sciascia (l'opera "1912+1"), ma serve a riportare la longevità del Centro, e sottolineare l'inizio di un nuovo corso. Da quest'anno, pur nel legame con la tradizione, si è pensato alle esigenze del nuovo che avanza: cambia la simbologia, il logo del Torneo (figura stilizzata con la V e coriandoli come segno dei cinque continenti) e la denominazione; "Viareggio Cup", con l'anglicismo parola chiave, sul modello delle manifestazioni internazionali. Tradizione e novità anche nelle squadre partecipanti, nel numero di quaranta. Alle italiane classiche, di tradizione, si affiancano straniere, che, nei loro paesi, sono una tradizione. Come lo Spartak di Mosca, il primo club, dopo La Rivoluzione: squadra del popolo, sorta dal basso, ma adottata subito dal Komsomol, l'organizzazione giovanile comunista. Come il Queen's Park Rangers, club della comunità cattolica londinese e tifato da Winston Churchill. Come l'Anderlecht, squadra di un sobborgo, che rappresenta agli occhi del mondo la capitale del Belgio. Poi il Dukla: un'icona del Torneo. Novità : una formazione proveniente dal Paraguay, il Club Nacional, e una della "Terra degli uomini incorruttibili", cioè il Burkina Faso, a testimonianza anche di valori metacalcistici, che il Centro ha sempre tenuto presenti. Novità nella formula: solo la "finalissima" (1° posto). Unica, con supplementari ed eventuali rigori. Sul piano tecnico, ampliamento delle "rose" (24 giocatori; 9 in panchina) per consentire un turnover defaticante. Il tutto "coperto" dalla RAI con sedici dirette e tre differite. Rinnovamento nella tradizione. Nelle figure retoriche è un ossimoro; nel calcio mondiale giovanile è il "Viareggio Cup".
Un saluto a tutti.
ALESSANDRO PALAGI
Â
|