TORINO-MILAN 1-0
TORINO (4-4-1-1): Tunno 7; Giai Pron 6.5, Benedetti 7, Scaglia 6, Balzo 6; Cagnasso 6.5, Ippolito 6.5, Sese 6 (4’ st. Miello 6), Suciu 7; Taraschi 7 (40’ st. Ntanos s.v.); Comi 7. (A disposizione: Brusa, Rozzio, Franchino, Moscarino, Giunta, Chiatellino, Di Pietro). All. Asta 7. MILAN (4-3-3): Donnarumma 5; Ghiringhelli 6, Romagnoli 6, Meregalli 6, Albertazzi 6; Novinic 6.5, Strasser 6.5, Pedrocchi 6 (34’ st. Beretta s.v.); Oduamadi 6, Zigoni 6, Schenetti 6.5. (A disposizione: Perucchini, Pasini, Motta, Scampini, Verdi, Merkel, Gaeta, De Sciglio). All. Stroppa 6. ARBITRO: Bietolini di Firenze 5,5. RETI: 33’ st. Taraschi. NOTE: spettatori 500 circa; angoli 4-3 per il Torino; recupero: 1’ pt. e 6’ st.; ammonito Maraschi; espulso Oduamadi (44’ st.). Espulso Asta, tecnico del Torino (43’ st.). In tribuna Costacurta, Corso, Landini, Battistoni, Alessio, Ceravolo.
VIAREGGIO. Il Torino vola nei quarti di finale della Viareggio Cup, la favorevole tradizione granata continua, questione di ‹‹animus pugnandis›› e almeno il Toro dei giovani ne ha da vendere. Ma non è solo questione di cuore. La squadra di Asta ha dimostrato ordine tattico e massima concentrazione contro una squadra che oggettivamente era di maggior caratura tecnica, forse troppo bella, ma ogni tanto lo specchiarsi danneggia. Il Milan è stato questo. Delizioso palleggio degli avanti, ricerca di finezze negli inserimenti, anche qualche occasione davanti al bravissimo Tunno, il portiere rivelazione del torneo. Il figlio d’arte Zigoni ci prova (26’), ma il piede di Tunno fa il miracolo. In precedenza era stato Suciu a sbrigare di testa una situazione critica in versione aerea (16’). Comunque il Torino non era stato a guardare, anzi la partenza è stata a forti tinte granata, con una rete di testa di Comi (12’) annullata per una spintarella giudicata fin troppo fiscalmente dal fischietto fiorentino. Ripresa con maggior pressione rossonera, qualche affanno a centrocampo per i granata, però sempre abili nel ripartire sull’esterno sinistro dove Taraschi, ha mostrato scatto e forza propulsiva. La ricerca della distribuzione di Suciu, che sfiora il gol (9’ st) e l’appoggio costante su Comi, sono stati i temi tattici offensivi più efficaci. La chicca del macht la mostra però lo sloveno Novicic (22’ st) che in corsa, su appoggio di Schenetti, controlla di sinistro e calcia di destro a fil di palo. Col senno del poi sarebbe stato da urlo e la salvezza del Milan. Ma si sa che i pericoli scampati producono eventi favorevoli. Il gol qualificazione granata è frutto di un lavoro corale portato avanti da Ippolito-Suciu con palla in mezzo per Comi. Controllo e immediato appoggio indietro a Taraschi, botta sicura e Donnarumma s’arrende (33’st). Toro alle stelle, Milan in ambasce. Match teso sulle panchine dove Asta trova la via degli spogliatoi su richiesta del collaboratore arbitrale. Rosso diretto anche per il nigeriano Oduamadi (44’ st): proteste sotto stress nervoso. Maxi recupero di oltre sei minuti, infiniti per entrambe. Poi la gioia del Toro, con qualche inutile ripicca rossonera al fischio finale.
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