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VIAREGGIO CUP
CAMPO BASE: IL MILAN IN SEMIFINALE CON GANZ E DOPPIO PETAGNA PDF Stampa E-mail
Giovedì 21 Febbraio 2013 19:11
Milan - Spezia 3-0
Reti: 12' pt. Petagna (M), 13' Ganz (M), 45' Petagna (M).
MILAN (4-3-3): Narduzzo; Ferretti, Pacifico (16' st. Pinato), Speranza, Tamas; Bastone (28' pt. Bortoli), Cristante (29' st. Aniekan), Piccinotti, De Feo, Petagna (24' st. Henty), Ganz (1' st. Prosenik). (Andrenacci, Petkovic, Lucarini, Spagnoli, Bortoli, Iotti, Pedone). All. Dolcetti.
SPEZIA: Marani; Bellavigna (10' pt. Cretella), Faye, Marchitelli, Ceccaroni; Ciurria (1' st. Cucurnia), Brondi (16' st. Dilberovic), Franco, Izzillo; Tabiolati (28' st. Ortelli), Galiera (1' st. Bonelli). (Tognoni, Dadà, Mameli, Celentano, Bastoni). All. Cei.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Note: espulso Marchitelli (S) al 47' pt. Ammoniti Pacifico (M), Franco (S), Cucurnia (S), Bortoli (S). Angoli 2-1.
Non tradisce le attese il Milan, che al “Torquato Bresciani” regola lo Spezia con un netto 3-0, staccando così il pass per le semifinali. Netto lo strapotere dei rossoneri, che fanno del possesso  palla il loro punto di forza, con Cristante abile a servire i compagni con lanci precisi ed illuminanti. Il resto lo hanno fatto le punte, con Petagna a segno con una doppietta, Ganz che va di nuovo in gol, dopo aver punito l'All Boys agli ottavi e il tecnico De Feo, autore di due assist dopo aver rischiato di lasciare il campo per infortunio.

Il Milan archivia la pratica già nel primo tempo, trovando la rete che sblocca la gara al 12', con De Feo che rientra dalla destra e serve in mezzo, Cretella manca il pallone in scivolata e per Petagna, appostato sul secondo palo, battere Marani di piatto è cosa facile.

Un minuto dopo i rossoneri raddoppiano: approfittando di un pasticcio difensivo dello Spezia, Ganz  sfonda centralmente e con un destro potente supera il portiere ligure. In un altro paio di situazioni il Milan rischia di triplicare, ma il portiere Marani (in prestito dalla Maceratese) si oppone alle conclusioni di Piccinocchi e Cristante. Poco prima dello scadere, ecco il 3-0: lancio di Cristante, Petagna elude la trappola del fuorigioco e deposita in rete. C'è anche spazio per l'espulsione di Marchitelli per fallo su Ganz lanciato a rete.

Il conto delle azioni si esaurisce praticamente qui, perché nella ripresa il tema della partita non cambia, salvo qualche orgoglioso colpo di coda dei ligura, ma senza i crismi dell'efficacia. Il Milan abbassa i ritmi e lo Spezia di pericoli veri non ne crea. I rossoneri se la vedranno col Parma – vittorioso 3-1 contro la Juve Stabia – sabato in semifinale. L'ultima volta che i rossoneri è arrivato così avanti nel Torneo risale al 2001, quando poi vinse la Coppa Carnevale.
 
DISCIPLINARE: SQUALIFICATI 1a GIORNATA GRUPPO B PDF Stampa E-mail
Mercoledì 23 Febbraio 2011 11:32

Calciatori espulsi, squalificati per una gara:

Covic Nemanja (Parma)
Pavic Alekandar (Jedinstvo)
Lollo Lorenzo (Spezia)

 

 
IL MALTEMPO FA CAMBIARE ALTRE 2 LOCALITA' PDF Stampa E-mail
Domenica 05 Febbraio 2012 18:58
A causa delle avverse condizioni meteo, si registrano altre due variazioni relativamente alle località delle gare della fase a gironi della 64a Viareggio Cup. Cesena-Vicenza (girone 8) di martedì 7 febbraio, inizialmente prevista allo stadio "Magnozzi" di Livorno, sarà invece disputata allo stadio comunale "Biagi" di San Vincenzo (LI), mentre Atalanta-Aspire Qatar (girone 2) di mercoledì 8 febbraio, inizialmente prevista allo stadio "Florentia" di Larderello (PI), sarà invece disputata allo stadio "Di Bisceglia" di Serrazzano (PI).
 
CAMPO BASE: INTER-ATALANTA 4-1 d.c.r. (0-0 d.t.s.) PDF Stampa E-mail
Sabato 05 Marzo 2011 17:55

INTER-ATALANTA 4-1 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

Inter (4-3-3): Bardi; Natalino, Benedetti, Kysela, Biraghi; Romanò (11' pts. Tallo), Crisetig, Jirasek (20' st. Carlsen); Thiam, Dell'Agnello, Bessa (14' st. Knasmullner). A disposizione: Gallinetta, Galimberti, Mannini, Spendlhoffer, Lussardi. All. Pea.

Atalanta (4-3-3): Rossi; Almici, De Leidi, Suagher, Possenti; Molina, Baselli, Minotti; Cortesi (19' st. Esposito), Magnaghi (1' pts. Zappacosta), Gatto (31' st. Pandiani). A disposizione: Facheris, Cremaschi, Arcari, Tanferna, Malaccari. All. Bonacina.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.

Note: sequenza rigori Biraghi (I) gol, Molina (A) gol, Knasmullner (I) gol, Almici (A) parato, Dell'Agnello (I) gol, Minotti (A) parato, Crisetig (I) gol; ammoniti Molina (A), Thiam (I), Possenti (A), Zappacosta (A); angoli 3-3; recupero 0' e 4'.

 

VIAREGGIO. Servono addirittura i rigori all'Inter per avere la meglio sull'Atalanta, conquistando così la finale di lunedì a Livorno. Non sono bastati 90' più due tempi supplementari per sbloccare il risultato. Merito o colpa della grande organizzazione a centrocampo di entrambe le squadre, con la tattica a farla da padrona e a condizionare le impostazioni offensive. E quindi a mettersi in evidenza sono le difese più degli attacchi. Nell'Inter il grande protagonista è il portiere Francesco Bardi, che si conferma portiere "pararigori": è stato lui, infatti, a respingere le due conclusioni dal dischetto di Almici e Minotti, contribuendo in maniera considerevole al passaggio in finale dei nerazzurri di Pea. Nei 120' di gioco le occasioni non sono state molte, considerando anche una fisiologica stanchezza nelle gambe dei giocatori in campo.  I due tecnici, Pea e Bonacina, sono stati bravi nello schierare formazioni tatticamente eccelse, in grado di coprire adeguatamente ogni zona del campo, intasando soprattutto la fascia centrale, con le linee dei reparti strette e pronte ad una continua collaborazione. I terzini rimangono molto bloccati a sostegno dei centrali, evitando così possibili situazioni di uno contro uno. I brividi principali arrivano su calci da fermo, con Baselli che al 10' rischia di portare l'Atalanta in vantaggio, con palla che sfiora la traversa. Crisetig, invece, la traversa la scheggia al 40' con un piazzato mancino da lontano. La ripresa è caratterizzata da un continuo battagliare a centocampo, con i mediani delle due formazioni che lottano incessantemente nel tentativo di recuperare palloni preziosi. L'Inter prova a spingere, ma l'Atalanta rimane corta e compatta, contenendo bene le folate offensive avversarie. Sono quindi necessari i supplementari per provare a decretare una vincitrice: la paura di perdere prevale sulla voglia di vincere, eccezion fatta per il colpo di testa di Dell'Agnello su cross di Knasmullner che finisce alto di un soffio al 5' del primo tempo supplementare, mentre nella seconda frazione è l'Atalanta a rischiare il suicidio con una carrambola tra Possenti e Molina con palla sul fondo di poco. Nella lotteria dei rigori, poi, l'Inter si mostra più fredda, mentre gli orobici pagano cari gli errori di Almici e Minotti, anche per un Bardi in versione saracinesca. Diverse sono le individualità emerse in questo match: Benedetti nell'Inter e Baselli nell'Atalanta.

 

 
IL PUNTO 8: LA ROMA IN DIECI VOLA IN SEMIFINALE, GRAN RIMONTA FIORENTINA PDF Stampa E-mail
Giovedì 16 Febbraio 2012 19:37

L'essere campioni d'Italia Primavera conta davvero qualcosa. Chi vince lo scudetto dei giovani porta con sé valori tecnici e tattici notevoli. Lo ha dimostrato la Roma di Alberto De Rossi che rimasta in dieci alla fine del primo tempo, ha inventato una ripresa a petto in fuori e piedi in spolvero. Un'autentica lezione tattica alla Rappresentativa di Serie D, che speranzosa sognava l'impresa storica. Niente di tutto questo, anzi. I primi venti minuti della ripresa hanno visto una perfetta copertura degli spazi dentro i quali i giallorossi hanno espresso calcio concreto e piacevole. Prima Barba e quindi il funambolico Piscitella hanno certificato una superiorità tecnica a volte irridente. In nove edizioni di Viareggio Cup, De Rossi non aveva mai provato una soddisfazione simile. Felice di aver visto applicato il suo insegnamento proprio in una situazione di inferiorità numerica. Comunque l'anno d'oro continua: scudetto Primavera ai danni del Varese, doppia finale di Coppa Italia contro la Fiorentina (vincente). E ora questa impresa. La Roma si candida alla terza finalissima. Sulla sua strada di nuovo la Fiorentina, capace di una rimonta iniziata al 94' e poi continuata nei supplementari. Viola col batticuore dopo il rigore del laziale Barreto, ma l'inseguimento ha avuto successo. Anche in questo caso la qualità ha avuto la meglio. I baby di Semplici dopo aver sofferto nel derby contro l'Empoli (negli ottavi) hanno messo in mostra il loro spessore tecnico-tattico. La semifinale contro i giallorossi si presenta ricca di incertezza.

Nel gruppo 2 non c'è stata storia tra il Parma e il Torino. Emiliani a rullo compressore fin dalle prime battute, granata in difficoltà sempre più crescenti a livello organizzativo. La risultante ha portato al crollo torinista. I ragazzi di Asta mai in partita, Pizzi dal canto suo ad ogni gol ha visto crescere l'autostima dei gialloblù. Tre reti in un match a senso unico. Ora sotto con la Juventus vecchia conoscenza in campionato. I bianconeri hanno vinto, anch'essi in recupero, contro il Club Guaranì. Paraguaiani avanti approfittatando di una sbandata difensiva bianconera, quindi il riscatto a nome di tutta la difesa da parte di Gouano. La ripresa vede il sorpasso di De Silvestro con la personalità di Appelt in evidenza. Quindi la chiusura con l'eurogol di Bouy, l'asso con targa olandese. Successo netto e «bagnato» dall'abbondante salivazione dei giocatori paraguaiani ai danni dei bianconeri. Baroni si è lamentato a lungo di questo comportamento antisportivo e per evitare il peggio al fischio finale ha raccolto i suoi e li ha fatti entrare negli spogliatoi da un cancello secondario. Una «fuga» dentro il buon senso.

 
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