IL GIURAMENTO DI GIAMPAOLO PAZZINI |
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LunedĂŹ 25 Gennaio 2010 19:19 |
Giampaolo Pazzini nasce a Pescia nel 1984. Cresciuto in una famiglia dedita al calcio (suo padre Romano e suo fratello Patrizio hanno militato in Serie C) e da sempre residente a Monsummano Terme, cresce calcisticamente nel Margine Coperta. Ancora giovanissimo viene acquistato dall'Atalanta dove gioca nelle giovanili con il suo amico Riccardo Montolivo, insieme al quale in maglia nerazzurra inizia la carriera professionistica nel campionato di Serie B (conquistando subito la promozione in A) e che ritroverĂ alla Fiorentina. Veste il viola dal gennaio 2005 al gennaio 2009, prima di essere acquistato dalla Sampdoria. E proprio in blucerchiato riceve la definitiva consacrazione andando a comporre con Antonio Cassano un tandem dâattacco perfettamente assortito. Dopo aver giocato in tutte le nazionali giovanili (con l'Under 19 nel 2003 ha vinto lâEuropeo disputato in Liechtenstein) conquista con merito anche quella maggiore con il c.t. Marcello Lippi che lo fa esordire il 28 marzo 2009 in occasione della partita Montenegro-Italia (poi vinta dagli azzurri per 2-0) valida per le qualificazioni ai mondiali 2010. âIl Pazzoâ (come lo chiamano i suoi numerosi fan) entra a gara in corso e dopo soli 15 minuti realizza il suo primo gol in Nazionale, confermando cosĂŹ le sue innate doti di bomber.
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Ecco il testo del giuramento che Giampaolo Pazzini leggerĂ prima della gara inaugurale:
âA tutti i partecipanti atleti, tecnici, dirigenti giornalisti; alle cittĂ e ai popoli che essi rappresentano rivolgo il saluto cordiale degli organizzatori, delle autoritĂ , degli sportivi e della cittadinanza di Viareggio. Nel nome dello sport che pratichiamo ed onoriamo, consci che esso rappresenti, oltre ad una palestra di sane e nobili virtĂč, un ponte ideale gettato alla nostra volontĂ di giovani liberi e desiderosi di conoscersi, per comprendersi, dichiaro aperta la âčâčViareggio Cup 2010âșâș ed esprimo lâaugurio che, nel segno della cavalleria sportiva, la vittoria premi, anche questâanno, coloro che meglio lâavranno meritataâ. Â |